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Opere di Salvador Dalì: Quali sono le più belle

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Salvador Dalì Domènech, meglio conosciuto come Salvador Dalì, è stato uno dei più importanti esponenti dell’arte spagnola ed europea del XX secolo.

Non solo grande pittore ed esponente del movimento surrealista ma anche scrittore, scultore e pensatore di larghe vedute caratterizzato da un carattere molto particolare e difficile da comprendere.

Proprio questo suo modo di essere ha contribuito nel renderlo uno degli artisti più conosciuti nel mondo grazie ad un gran numero di opere straordinarie ed uniche nel suo genere.

In questo articolo andremo a scoprire quali sono le sue opere più belle, le loro caratteristiche, il loro profondo significato e tutto ciò che le hanno rese immortali e apprezzate da tutti gli esperti e semplici appassionati del settore.

1) LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA

Si tratta del dipinto più celebre di Dalì realizzato nel lontano 1931 quando l’artista aveva circa 27 anni.

Il simbolo dell’intera opera risiede nella presenza dei famosi orologi sciolti che ormai tutti conosciamo o che abbiamo visto almeno una volta nella nostra vita.

Il dipinto a olio fu terminato in poche ore ma la sua bellezza così come il suo valore attuale è praticamente inestimabile.

Guardando l’opera, la prima cosa che salta subito all’occhio è la perfetta rappresentazione dell’arte surrealista di cui era uno dei principali esponenti.

La Persistenza della Memoria nasconde un significato molto profondo così come tutte le opere di Salvador Dalì che era spinto da una continua ricerca all’interno del suo inconscio e da cui traeva la maggior parte dell’ispirazione per le sue opere.

Gli orologi sciolti, infatti, simboleggiano la sofferenza del tempo causato dalla memoria.

Sullo sfondo, inoltre, troviamo un paesaggio costiero nei pressi della città di Port Lligat.

2) CRISTO DI SAN JUAN DE LA CRUZ

Quest’opera fu realizzata nel 1951 e si può notare la maturità dell’arte e dell’artista stesso.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un dipinto surrealista molto famoso soprattutto per la prospettiva dell’immagine raffigurata (Cristo in croce).

Raramente, infatti, ci siamo imbattutti in un dipinto di Gesù in croce visto dall’alto.

Il fulcro dell’intera opera è la testa del soggetto mentre in basso troviamo ancora una volta la città di Port Lligat in una veste quasi mistica, avvolta dalle nuvole che creano un’atmosfera cupa e triste.

Sono rappresentati anche due pescatori e sembra quasi che il Cristo in croce vegli su di loro durante le operazioni di pesca.

3) LA METAMORFOSI DI NARCISO

In questo caso l’intero dipinto ruota attorno alla figura di Narciso e del mito greco.

Il giovane, infatti, dopo aver rifiutato l’amore della ninfa Eco fu punito severamente da Efrodite.

Finì per innamorarsi di sé stesso mentre era costretto a guardare in eterno la sua immagine riflessa nelle acque di un lago dove annegò tragicamente mentre tentava di baciarla.

Dalì non volle realizzare l’opera come rappresentazione fedele del mito greco ma ne prese una grande ispirazione per analizzare in modo psicanalitico ciò che comporta il narcisismo nella vita reale.

4) LA TENTAZIONE DI SAN ANTONIO

L’opera rappresenta Sant’Antonio Abate in un modo unico. Dalì infatti lo raffigura come un anziano mendicante che, inginocchiato e stremato, si protegge dalle numerose tentazioni che lo circondano.

L’ambientazione in questo caso è un arido deserto mentre il peccato e la tentazione sono rappresentati come imponenti elefanti deformati, dalle gambe lunghe e che sorreggono due grandi piramidi che rappresentano la tentazione dell’avidità.

È presente anche un cavallo imbizzarrito che rappresenta la tentazione del successo mentre sul suo dorso troviamo una donna di belle sembianze che invece raffigura la tentazione del sesso.

5) SOGNO CAUSATO DAL VOLO DI UN’APE INTORNO AD UN MELOGRANO UN ATTIMO PRIMA DEL RISVEGLIO

Questo dipinto, realizzato nel 1944, è tutt’ora avvolto nel mistero e sul suo reale significato sono state avanzate diverse teorie.

Dal punto di vista tecnico si caratterizza per la presenza di colori vivaci e per la perfetta armonia delle figure presenti nella composizione.

All’interno dell’opera troviamo una donna di nome Gala, musa dell’artista, circondata da uno sfondo marino su cui lievita leggiadra mentre dorme soavemente.

Nella parte superore, invece, sono rappresentati un’ape e un melograno da cui fuoriescono una baionetta, due tigri e un pesce.

Il significato più plausibile è la rappresentazione artistica della paura che si prova nel subconscio durante il sonno.

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